Inizio attività: aprire la partita IVA come professionista



DICHIARAZIONE
INIZIO ATTIVITA' IVA

Il professionista o artista ha l'obbligo di presentare all'Agenzia delle Entrate della propria provincia di residenza la dichiarazione di inizio attività oppure anche per via telematica tramite professionista intermediario, redatta su apposito modello, in base al quale viene rilasciato il numero di partita IVA. Tale dichiarazione deve essere presentata entro 30 giorni dall'inizio dell'attività.

Nella dichiarazione di inizio attività devono essere indicati alcuni dati:

■ Data di inizio dell'attività;
■ Codice attività ATECO;
■ Dati anagrafici e sede dello studio .

In sede di dichiarazione di inizio il professionista o artista che svolge la propria attività in forma individuale può esercitare l'opzione per il regime forfettario.

Chi intende iniziare un'attività di libero professionista può, infatti, esercitare l'opzione per il regime forfettario, se prevede di incassare compensi non superiori a 85mila euro, ragguagliati ad anno. Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato che consente di usufruire di una tassazione ridotta al 5% per i primi 5 anni di attività (15% per gli anni successivi).

L'opzione per il regime forfettario viene infatti esercitata nell'apposito modello per comunicare al Fisco l'inizio dell'attività professionale.

Non è consentito di svolgere l'attività di libero professionista senza partita IVA. Così come accade per qualsiasi altra attività svolta in via continuativa, infatti, anche il libero professionista deve aprire la partita IVA. È escluso da questo obbligo solo chi svolge un'attività a carattere saltuario o episodico, attività che rientra nel campo del lavoro autonomo occasionale.

Per iniziare a svolgere l'attività professionale e/o artistica, infatti, è sufficiente aprire la partita IVA. Il libero professionista non si deve richiedere l'iscrizione al Registro delle imprese tenuto presso la Camera di commercio e sostenere i relativi costi. Per svolgere alcune professioni, tuttavia, è richiesta l'iscrizione a un Albo professionale (architetti, ingegneri, commercialisti, avvocati, notai ecc.).

ARCHIVIO VIES

Il professionista che prevede di effettuare servizi B2B nei confronti di operatori della Comunità Europea, oppure di effettuare acquisti o cessioni di beni ha il preventivo obbligo di richiedere l'iscrizione nell'apposito archivio VIES. L'opzione di inclusione nell’archivio Vies può essere effettuata telematicamente, da parte dei soggetti già titolari di partita Iva. E’ consentita la presentazione telematica diretta e quella tramite intermediari. La funzione consente di compilare e trasmettere direttamente online l’opzione, senza la necessità di scaricare alcun software.

REGISTRI CONTABILI

Il professionista che ha scelto per la tenuta del regime naturale della contabilità deve attivarsi per la predisposizione del registro IVA fatture emesse, del registro IVA acquisti e del registro del registro degli onorari e spese,previsto dal DPR 600/1973.

POSIZIONE PREVIDENZIALE

Tutti i liberi professionisti sono obbligati a pagare i propri contributi previdenziali. Dopo l'apertura della partita IVA sarà quindi necessario iscriversi a un Ente previdenziale, che dipende dal tipo di attività svolta.

I professionisti che hanno l'obbligo di essere iscritti ad un apposito Albo per poter svolgere la propria attività (medici, ingegneri, avvocati, notai ecc.) devono chiedere l'iscrizione anche alla propria Cassa di previdenza (es. Cassa Forense, Cassa Architetti, Cassa di Previdenza Dottori commercialisti ecc.). Si tratta di enti previdenziali privati riservati solo agli iscritti all'albo di riferimento. L'importo dei contributi da versare cambia a seconda della propria Cassa di Previdenza.

Invece, i liberi professionisti che svolgono attività per cui non esiste un apposito Albo (ad esempio programmatori software, web designer, consulenti marketing) e i professionisti con albo ma senza una cassa professionale, hanno l'obbligo di pagare i contributi della Gestione Separata INPS.



POSTA ELETTRONICA
CERTIFICATA PEC

I professionisti iscritti in Albi ed Elenchi riconosciuti hanno l'obbligo di avere una casella di posta elettronica certificata (PEC) in grado di certificare data ed ora dell'invio e della ricezione delle varie comunicazioni. In pratica la PEC ha lo stesso valore legale della raccomandata A/R.



ATTIVAZIONE
POS

I professionisti hanno l'obbligo di attivare il POS. In caso di mancata accettazione di pagamento dell'onorario tramite POS si applica una sanzione amministrativa.In base all'articolo 15, comma 4-bis DL n.179/2012, a decorrere dal 30-6-2022, in caso di mancata accettazione di un pagamento, di qualsiasi importo, effettuato cun una carta di pagamento (carta di debito/di credito/prepagata) da parte dei soggetti che effettuano l'attività di vendita di prodotti/prestazioni di servizi, anche professionali, si applica la sanzione pari a € 30, aumentata del 4% del valore della transzone per la quale è stata rifiutata l'acettazione del pagamento.




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